Ti è mai capitato di immergerti in un’attività così coinvolgente da farti dimenticare tutto il resto, al punto che ti è sembrato il tempo si fermasse? In questo articolo, scopriremo insieme come questo stato, chiamato “Flow”, può fondersi armoniosamente con la musica, portando un tocco positivo alla tua vita, migliorando il tuo benessere.
Ma cosa intendiamo con benessere? Cosa significa stare bene?
Potrebbe sembrare una domanda banale, ma la nutrita letteratura scientifica sull’argomento testimonia il fatto che esistono diversi modi di rispondere a questa domanda.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera il benessere l’aspetto fondamentale della salute, la quale sarebbe “una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale e non esclusivamente l’assenza di malattia o infermità”.
Discutere della definizione di benessere potrebbe aprirci a diverse prospettive, ma ciò richiederebbe un intero articolo di approfondimento dedicato! Per quel che ci interessa in questo contesto possiamo affidarci ad un eccellente studioso della psicologia positiva, Martin Seligman. Secondo l’autore, il benessere consiste in 5 componenti, come fossero gli ingredienti speciali di una melodia a noi cara. Non necessariamente tutte le componenti devono essere presenti contemporaneamente. L’importante alla fine è un’armoniosa composizione che ci soddisfi.
Gli ingredienti del benessere secondo Seligman sono: le emozioni positive, il coinvolgimento, il significato, le relazioni positive e la realizzazione.
Ad esempio, le emozioni positive riguardano quei momenti in cui proviamo gioia ascoltando una melodia che ci ricorda un momento speciale. Il coinvolgimento, d’altra parte, è come la passione che mettiamo nel cantare o suonare la melodia, dedicandovi tempo e attenzione per l’affinamento della nostra abilità. Il significato, terzo elemento, è quel pizzico di ‘perché’ che rende ogni sforzo significativo; ad esempio, potremmo voler esprimere emozioni profonde per qualcuno o raccontare una storia attraverso la nostra interpretazione. La realizzazione è come il momento in cui a seguito di una performance vediamo l’applauso del pubblico o semplicemente gustiamo la soddisfazione di aver creato qualcosa di appagante. Le relazioni positive, infine, sono l’ultimo ingrediente della nostra composizione musicale; ad esempio, possono riguardare il momento in cui suoniamo insieme ad altri musicisti, condividendo esperienze e emozioni attraverso la musica.
Ora che abbiamo esplorato le componenti del benessere, se ti è capitato di sperimentare il Flow, inizierai ad intuire come possa in qualche modo avere un effetto positivo. Per essere sicuri di non dare nulla per scontato, vediamo cosa sia il Flow dal punto di vista di chi lo studia.
Cos’è il Flow
Il “Flow” è quello stato nel quale entriamo quando facciamo qualcosa che ci appassiona. Si tratta di essere completamente assorbiti in un’attività che ci dà soddisfazione, al punto da dimenticare tutto il resto.
Pensa a quei momenti in cui sei completamente concentrato/a su qualcosa che ami fare, come, ad esempio, suonare uno strumento o dedicarti ad un tuo hobby.
Le attività che ti fanno sperimentare il Flow hanno alcune cose in comune. C’è una sfida che ti stimola, ma che puoi affrontare. Ti concentri molto e ti senti coinvolto/a profondamente. È come se ti fondessi completamente con quello che stai facendo, dimenticando chi sei per un po’ di tempo. Ti senti autentico/a, come se stessi facendo esattamente ciò che vuoi fare. Hai anche la sensazione di avere il controllo sulla situazione e, alla fine, ti senti pieno/a di energia e soddisfatto/a.
In un’ottica positiva, il Flow è quel momento in cui tutto sembra combaciare: un incontro tra le cose che ti stanno a cuore, ciò che ti appassiona e ciò che ti motiva profondamente. In breve, il Flow è uno stato in cui ti senti davvero in armonia con te stesso/a e con ciò che ti circonda.
Da quanto abbiamo visto fino ad ora, però, non si capisce bene come questo stato possa contribuire al nostro benessere. Potresti pensare: il Flow sembra piuttosto un segnale di benessere e non qualcosa che può generarlo!
L’incontro tra Flow, benessere e musica
Può il Flow essere sia una manifestazione che una causa dello star bene? Esaminiamo questa domanda considerando alcuni degli elementi chiave del benessere che abbiamo già visto: emozioni positive, coinvolgimento e realizzazione.
Per quanto riguarda le emozioni positive, possiamo dare uno sguardo ai risultati della rassegna di Croom- una rassegna è una raccolta di esperimenti scientifici e di ipotesi di scienziati basate su esperimenti. In questa rassegna, emerge la suggestione che l’assorbimento totale e coinvolgente del Flow possa avere un impatto terapeutico. Questo si manifesta nel temporaneo distacco dalla percezione di essere un individuo separato dal mondo, portando a una sensazione di fusione completa con l’attività in corso, che nel caso della musica, potrebbe essere rappresentata dal nostro strumento. Questa esperienza intensa può offrire un contesto positivo per la crescita personale, quindi, avere un effetto terapeutico.
All’interno della medesima rassegna, si aggiunge un elemento particolarmente intrigante che si avvale delle neuroscienze, fornendo così ulteriori chiarimenti sul coinvolgimento che caratterizza il Flow. Tuttavia, non preoccuparti, procederò nello spiegarti questi concetti in modo accessibile.
Immagina che il tuo cervello sia un ufficio nel quale c’è un “capo” che supervisiona e si occupa di organizzare le faccende complesse, come quelle riguardanti la matematica o problemi difficili. Come immaginerai, si tratta di una parte molto importante del tuo cervello. Poi, immagina la presenza di un “bravo lavoratore”, spesso supervisionato dal “capo”. Il lavoratore eccelle nelle cose che hai praticato molto, come suonare uno strumento musicale o praticare uno sport. Quando ti immergi completamente in qualcosa significa che il “capo” sta facendo una pausa, questo dà al “bravo lavoratore” la possibilità di fare bene il suo lavoro senza essere disturbato dal supervisore. Questo momento di totale concentrazione in cui le tue abilità possono essere utilizzate è ciò che abbiamo chiamato Flow! Il tuo cervello sta lavorando al massimo senza preoccuparsi di complicazioni.
Ti potresti chiedere: “come posso fare a mandare a riposo il capo?”. Un interessante suggerimento nella risposta a questa domanda arriva nel già citato lavoro di Croom nel quale è riportato uno studio su musicisti.
Lo studio suggerisce che per immergersi in un’esperienza di Flow è necessaria una discreta competenza tecnica. Sostanzialmente, quando il “bravo lavoratore” è ancora ai primi giorni di lavoro deve affidarsi alle capacità analitiche del “capo” dal quale deve ancora apprendere tutto! Appena il “capo” inizia a fidarsi delle capacità del lavoratore smette di controllarlo costantemente. Quindi, se stai iniziando a suonare un nuovo strumento e fai fatica a sperimentare lo stato di Flow, potrebbe essere per te utile dedicare del tempo alla pratica, evitando di pretendere troppo da te stesso/a, dopotutto non è obbligatorio arrivare a sperimentare il Flow!
Quindi, abbiamo capito come questo immergerti completamente nella tua musica possa contribuire al tuo benessere agendo sulle dimensioni del coinvolgimento e delle emozioni positive. Un altro modo in cui il Flow può contribuire al nostro benessere è attraverso il senso di realizzazione. Immergerti in attività desiderate e percepite come superabili ti consente di migliorarti e di sviluppare le tue abilità senza avvertire il tradizionale “sforzo e sacrificio” che viene spesso associato allo studio. In pratica, ti immergi nella musica per il puro piacere di farlo, e come effetto collaterale, apprendi. Proprio per questo, alcuni studiosi del benessere, come Nakamura e Csikszentmihalyi, suggeriscono che dedicare del tempo a esperienze di Flow può contribuire a un aumento dell’autostima.
Bene! Abbiamo esplorato come il Flow può legarsi al benessere e alla musica. Che tu sia un virtuoso della musica o stia solo iniziando a sperimentare, lasciati trasportare dalla potente sinfonia della tua crescita personale.
Laura Casetta e Arturo Palma
Nota bene
Le informazioni presenti in questo articolo sono concepite per suscitare riflessioni sulle diverse modalità che potrebbero contribuire al tuo benessere. Benché vivere l’esperienza del Flow possa favorire il tuo benessere, essa non costituisce né una condizione necessaria, né sufficiente a tale scopo. Se stai affrontando difficoltà nel raggiungere un livello di benessere per te soddisfacente, potrebbe risultarti utile consultare uno psicologo o una psicologa.
Bibliografia
Croom, A. M. (2015). Music practice and participation for psychological well-being: A review of how music influences positive emotion, engagement, relationships, meaning, and accomplishment. Musicae Scientiae, 19(1), 44–64. https://doi.org/10.1177/1029864914561709
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Csikszentmihalyi, M., & Csikszentmihalyi, I. S. (Eds.). (1988). Optimal experience: Psychological studies of Flow in consciousness. (pp. xiv, 416). Cambridge University Press.
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